Vacanze low cost in Tunisia: come risparmiare?

Scegliere la Tunisia come meta di una vacanza low cost, è diventata un’abitudine consolidata, per un numero sempre più in crescita di persone. Solo nell’ultimo anno sono stati nove milioni gli arrivi in questa splendida nazione, capace di offrire tantissime attività da svolgere, oltre che uniche attrazioni turistiche con a cornice un ambiente incontaminato e immerso nella natura, ricco di storia e cultura, capace di trasmettere un esperienza a tutti i visitatori sicuramente unica e indimenticabile.

Prenotare economicamente un viaggio per la Tunisia, è abbastanza facile e immediato, grazie ai numerosissimi siti e agenzie che offrono pacchetti completi, allo scopo di garantire comodamente e immediatamente tutto il necessario per partire subito a chi decide di acquistarli, sono generalmente composti dal biglietto aereo valido sia per l’andata che per il ritorno, da un numero variabili di notti prenotate in un hotel a scelta che può essere più o meno di lusso, in base alle proprie e specifiche preferenze, e in alcuni casi contenenti anche un contratto di noleggio auto, che ti permetterà di muoverti più agevolmente tra le diverse attrazioni naturali e culturali, o con la possibilità di partecipare ad escursioni mozza fiato accompagnato da professionali guide presso le mete più famose.

Oltre che prenotare un pacchetto completo, per passare un piacevole soggiorno low cost in Tunisia, è importante scegliere con precisione il luogo dove incentrare maggiormente la propria vacanza, allo scopo di anticipatamente scegliere la struttura ricettiva più adeguata nelle vicinanze. Le zone maggiormente gettonate per via delle loro bellezze, sono le magnifiche spiagge a sud di Monastir, bagnate da un mare limpido e azzurro, il grandissimo parco nazionale di Ichkeul, inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1980, ma anche l’intera città di Hammamet, famosa per le acque che sgorgano dalle sue sorgenti in grado di dare benessere al corpo, grazie alle proprietà terapeutiche e rigeneranti, capaci di alleviare la mente e lo spirito di chi si immerge in esse.

È possibile, inoltre, visitare la grande moschea situata a Qayrawan, un importante simbolo religioso e opera d’arte architettonica di cui la costruzione risale al 670, è composta da un imponente minareto, un ampio cortile, una sala adibita per effettuare le preghiere e un lastricato in marmo. Non mancano le attività di intrattenimento sportivo offerte per i più giovani, presso l’isola turistica di Djerba sarà infatti possibile praticare, senza difficoltà il kitesurf, grazie alle numerose scuole che offrono corsi e attrezzature, con una temperatura dell’acqua ideale per questo sport che oscilla tra i 17 e 27 gradi. Mentre per quanto riguarda la vita e il divertimento notturno, questo è reso possibile grazie ai locali e discoteche sparse nelle maggiori città, sempre gremite e apprezzate sia dai turisti che dai cittadini locali stessi, come quella situata presso l’hotel Plaza Corniche o il Bœuf Sur Le Toit, nel particolarmente lussuoso sobborgo cittadino chiamato Soukra.

Per concludere, essendo una nazione in cui il costo della vita non è alto, visitarla risparmiando è possibile grazie ai prezzi accessibile nella stragrande parte dei ristoranti e negli hotel, che risultano essere molto professionali anche con un numero non elevato di stelle, inoltre essendo ben collegata sia in nave che in aereo alla penisola Italiana, ma anche a tutte le principali nazioni europee, è estremamente facile da raggiungere, per passare una piacevole vacanza adatta a tutte le tipologie di turisti e fasce di età.

E quindi cosa stai aspettando? Affrettati e prenotare il tuo traghetto per la Tunisia e parti per una vacanza da sogno!

La Bellezza dell’Arcipelago delle Eolie

Le isole Eolie sono un arcipelago di origina vulcanica formato da sette isole, molto diverse tra loro, che occupano circa 100 km di mare a partire dalla costa Nord-Est della Sicilia. Ancora oggi su diverse isole sono presenti le testimonianze delle origini, come ad esempio la presenza di sorgenti di acqua calda o di fanghi. Alicudi e Filicudi sono quelle più antiche, mentre Vulcano e Stromboli le più recenti (e le uniche che ancora hanno manifestazioni vulcaniche attive). Le Eolie meritano sicuramente una visita e sono facilmente raggiungibili in traghetto prenotando il biglietto dal sito portale traghettiisoleeolie.com  per godersi le particolarità che ognuna di esse ha da offrire.

Alicudi e Filicudi, piccole ed incontaminate

Questa isola è caratterizzata dalla presenza di erica e dalle acque molto pescose. Offre scenari e paesaggi di rara bellezza. Si può salire sulla cima del vulcano spento per godere di un panorama unico. Non esiste l’elettricità ma si possono assaporare deliziose (e romantiche) cene a lume di candela nelle case dei pescatori.

L’isola di Filicudi è famosa per le felci che caratterizzano gran parte della vegetazione locale. Lo stesso vulcano da cui è originata si chiama “Fossa delle Felci” e sulla sua sommità si può godere di un panorama mozzafiato. La grotta del Bue Marino merita una visita in barca se si amano i paesaggi particolari. Anche su Filicudi regnano sovrani silenzio e tranquillità ed i ritmi delle giornate sono scanditi dalla natura.

Lipari, l’isola più grande dell’arcipelago

Con i suoi 37 km quadrati, Lipari è l’isola più grande dell’intero arcipelago. Sulla parte alta si trova il Castello, fulcro del centro storico. Le mura possono essere visitate e dentro di esse si trovano diverse costruzioni come la Chiesa di Santa Caterina e la Cattedrale di San Bartolo. Oggi Lipari è il cuore del turismo delle Eolie con la possibilità di bellissimi giri in barca o via terra per ammirare i diversi villaggi dell’isola.

Panarea, l’isola della movida

Panarea è l’isola più piccola dell’arcipelago e nei millenni il vulcano da cui si è originata è sprofondato quasi del tutto. Abitata circa dal III millennio A.C., Panarea oggi invece è diventata un centro turistico particolarmente apprezzato dai giovani amanti della movida con i suoi locali e la famosa discoteca “Raja”.

Salina, l’isola dell’uva

Come grandezza è la seconda dopo Lipari ed è caratterizzata da due coni vulcanici spenti di forma molto simile. Il nome deriva da un laghetto da cui un tempo era estratto il sale usato per conservare i cibi. Oggi è l’isola più fertile dell’arcipelago, su cui vengono coltivate e raccolte le uve da cui nasce la “Malvasia” e i capperi esportati a livello internazionale.

Stromboli, la più originale

Stromboli è una delle due isole che hanno ancora oggi attività vulcanica. Il suo vulcano è alto circa 900 m ed i fondali che circondano l’isola possono raggiungere una profondità di oltre 1000 m. Le colate laviche formano spettacoli sensazionali e scendono lungo le pendici del vulcano sino al mare attraverso la “Sciara del Fuoco“. Quello di Stromboli è uno dei pochi vulcani al mondo con attività permanente.

Vulcano, l’isola dei… vulcani

Vulcano è l’isola più meridionale dell’arcipelago e sulla superficie sono presenti ben quattro vulcani: “Lentia“, “Vulcano Piano“, “Fossa di Vulcano” e “Vulcanello della Fossa“. Attualmente quest’ultimo si trova in fase fumarolica ed è l’unico che può essere considerato ancora in attività. L’esplosione dell’agosto 1888 è l’ultima degna di nota perché fu imponente e caratterizzata dall’esplosione del tappo lavico. Presso la zona di Porto di Levante sono presenti altre manifestazioni vulcaniche con fanghi bollenti e fumarole usate per trattare problemi reumatici.

Il Colle del Mercato Vecchio a Montebelluna e il suo famoso Palio

La città di Montebelluna è famosa in tutta Italia per le calzature sportive, pochi sanno anche però che è una cittadina ricca di storia, con il suo colle di Mercato Vecchio, molto importante sia a livello commerciale che strategico.
Il Vecchio Mercato nacque prima del 1000 d.C. e acquisì importanza e prestigio dopo il 1157 d.C., anno durante il quale l’Imperatore Federico I lo liberò dal dominio del Vescovo di Treviso, che all’epoca deteneva il feudo di Montebelluna. Nel 1872, il mercato che si teneva al Colle si spostò al piano, dando vita così alla città di Montebelluna.

L’obiettivo principale dell’istituzione del Palio del Vecchio Mercato è stato quello di tramandare negli anni il difficile e tortuoso tragitto dei mercanti che provenivano dai diversi paesi della Lombardia e del Veneto e che, dalla pianura, erano costretti a trasportare i loro prodotti al mercato, che si trovava sul monte. Il Palio rappresenta quindi una festa commemorativa annuale del tragitto percorso dai mercanti.

Sin dal 1990, anno in cui ci fu la prima edizione, cinque atleti dovevano spingere con forza un carro che pesava non meno di 380kg, dal Municipio sino a Piazza Colonna a Mercato Vecchio, un tragitto difficile in salita, lungo 2000m. Questa gara, tutt’oggi, è molto appassionante ed è costituita da undici squadre, rappresentanti le undici contrade della città (Biadene, Centro, Caonada, San Gaetano, Guarda, Sant’Andrea, Busta, Contea, Pederiva, Mercato Vecchio e Posmon) con i carri colmi della merce che, all’epoca, doveva essere venduta.

Al termine della competizione c’è una premiazione, durante la quale, la squadra vincitrice riceve in premio il Drappo, ma il gesto più simbolico ed amato dai cittadini e dai visitatori che ogni anno arrivano da tutta l’Italia, è sicuramente quello dello scambio dei prodotti caratteristici del luogo fra le squadre delle contrade, in segno di fratellanza, solidarietà e rispetto.

Il Palio del Vecchio Mercato prevede una settimana di festeggiamenti e si svolge nel periodo tra la fine di agosto e gli inizi di settembre: la gara inizia con la presentazione delle squadre, successivamente si effettuano le prove di qualificazione, partendo dal Municipio; il giorno dopo si procede alla benedizione dei carri che sfilano verso il Municipio, accompagnati dalla banda e, nel pomeriggio, inizia la gara.

Il tutto viene contornato da musica, enogastronomia e tanti mercatini. Per seguire l’evento è possibile soggiornare in diverse strutture del territorio come l’elegante Agriturismo Villa Serena situato proprio a Montebelluna. La città merita una visita anche durante le altre numerose feste e manifestazioni come le fiere ospitate nel mese di maggio, come l’esposizione regionale dei cani o quella degli uccelli o la fiera degli animali da cortile organizzata in agosto. A settembre è invece il momento del concorso ippico di salto ad ostacoli. A seguire novembre, mese durante il quale si svolge l’antica Fiera della Madonna con la mostra del cavallo sportivo e con una serie di incontri sulla meccanica agraria. L’8 dicembre si festeggia poi la santa patrona della città, l’Immacolata Concezione.

I migliori punti panoramici per ammirare Torino dall’alto

Chi non è ancora stato a Torino non può avere idea della sua reale bellezza. Stiamo parlando di una delle più straordinarie città che abbiamo in Italia, ricca di storia, di arte e di architettura. Un luogo in cui la cultura e il divertimento coesistono in una straordinaria armonia, rendendola meta ambita sia per i giovani che per le famiglie.

Le proposte per un soggiorno di divertimento e relax in questa città non mancano: una cerchia di hotel e altre strutture di charme come Look TO Suite & Breakfast sono ubicati direttamente in centro o nelle immediate vicinanze.

Sia per i visitatori di passaggio che per chi già conosce Torino, meritevolissima è sempre la vista della città dall’alto. Per questo motivo, di seguito, vi suggeriamo i migliori punti panoramici per guardare dall’alto Torino in tutta la sua immensità e in tutto il suo splendore.

1° punto panoramico: la Mole Antonelliana
Qui siamo proprio davanti ad uno dei classici di Torino, il vero e proprio simbolo della città. Si può salire fino in cima alla punta estrema di questo edificio grazie ad un moderno ascensore panoramico. Il punto di osservazione più alto è chiamato il “Tempietto” e da lassù si può avere una veduta di Torino davvero a 360 gradi: palazzi, monumenti, strade, piazze… tutto è ben visibile dagli 85 metri di altezza di questa costruzione in muratura del 1863.

2° punto panoramico: la Basilica di Superga
Opera dell’architetto barocco Filippo Juvarra, questa maestosa basilica sorge proprio in cima al colle Superga, da cui essa stessa prende il nome. Ricca di decorazioni e sede del convento dei padri dell’Ordine dei Servi di Maria, questa costruzione lascia a bocca aperta per la sua bellezza. I due campanili laterali rispetto al corpo centrale, perfettamente simmetrici l’uno con l’altro, le rendono omaggio facendola innalzare ancora di più verso l’alto. Ed è proprio da quassù che la vista su Torino diventa magica.

3° punto panoramico: il campanile del Duomo di Torino
In pieno centro, il Duomo di Torino è l’unica chiesa rinascimentale del capoluogo torinese e non può non essere visitato almeno una volta nella vita. Molto conosciuto in tutto il mondo, è il punto di riferimento per i tour di tutti gli stranieri – e non – che vi ci arrivano per osservare la Sacra Sindone, portata proprio a Torino dalla famiglia dei Savoia. Proprio esternamente al Duomo sorge il suo campanile, eretto nel lontano 1468, dal quale si può godere un panorama mozzafiato, affacciandosi dalla cella delle campane a circa 40 metri di altezza.

4° punto panoramico: il Grattacielo Intesa San Paolo
Una struttura moderna ma non per questo non altrettanto affascinante come le precedenti, il grattacielo Intesa San Paolo è riuscito ad ottenere un posto di tutto rispetto fra i luoghi più visitati da cittadini e da chi arriva da fuori provincia. Esattamente al terzo livello, nel punto più alto del palazzo, nel 2016 è stato inaugurato il lounge bar “piano 35” progettato dal famosissimo architetto Renzo Piano. Da questo locale si può ammirare da un lato lo splendido giardino d’inverno, dall’altro la citta di Torino.

5° punto panoramico: il Monte dei Cappuccini
Questo luogo è stato definito anche come il posto degli innamorati, in quanto ci si recano di solito i fidanzatini durante i primi mesi d’innamoramento, per gustarsi un romantico tramonto durante le sere più calde dell’anno. In questo momento della giornata, difatti, Torino spegne il ritmo frenetico delle ore diurne e diventa magicamente silenziosa, quasi ovattata. Da questo punto si possono fare delle splendide fotografie della città e proprio per questo motivo, ogni giorno, decine di fotografi mettono alla prova le loro capacità esattamente da questo punto.

6° punto panoramico: il Palazzo Madama
Da circa soli due anni, a Palazzo Madama è stato inaugurato un nuovo ascensore panoramico con una cabina realizzata tutta in vetro, per coloro i quali vogliono godersi la città dall’alto ma non hanno la voglia o la forza fisica di affrontare percorsi impegnativi. Esso parte dal Giardino della Principessa – a livello del fossato del palazzo – ed arriva fino alla parte più alta della Torre Panoramica a ben 35 metri di altezza. Da qui si può addirittura scorgere tutto l’arco alpino del nostro bel stivale.

Che dire, molti sono i modi e i luoghi da raggiungere per poter ammirare le bellezze della città di Torino dall’alto, tutti molto singolari e in grado di suscitare emozioni forti. Se state pensando ad una piccola fuga da casa per godervi Torino non dimenticate di farvi un salto! Magari approfittando proprio della bella stagione, momento in cui Torino appare ancora più bella del solito.

La Riserva marina delle Isole Tremiti ha compiuto trent’anni nel 2019

Quello delle Tremiti è un arcipelago composto da cinque isole di dimensioni ridotte, molto vicine tra loro. Sono situate nel mare Adriatico, di fronte alla penisola del Gargano. Un paradiso naturale che può essere raggiunto in traghetto dalla costa pugliese, prenotando online dal sito Traghetti Isola del Giglio e che può essere visitato anche in un solo giorno.

Secondo la leggenda, su queste coste l’eroe greco Diomede fu sepolto dopo i suoi vagabondaggi nel mare Adriatico alla fine della guerra di Troia, e questo è il motivo per cui le Tremiti sono anche chiamati “Isole Diomedee“. Ma vediamo insieme cosa fare e vedere una volta raggiunte le Isole Tremiti.

Circumnavigare le isole

La prima cosa da fare è la circumnavigazione delle isole, che può essere fatta in motoscafo o in pagaia. Numerosi sono i tour partono ogni giorno dal porto turistico di San Domino e San Nicola, che costeggiano la splendida costa di Caprara, San Nicola, San Domino e Cretaccio. La circumnavigazione dura almeno un’ora e mezza e comprende due soste di immersione.

Visitare l’isola di San Nicola

Sull’isola di San Nicola, i visitatori possono ammirare la Fortezza e l’Abbazia di Santa Maria per scoprire di più sulla storia delle Tremiti. In effetti, la storia di questa isola è strettamente legata all’arrivo dei monaci benedettini sull’arcipelago, quando fondarono l’Abbazia e costruirono gran parte della città. Qui c’è un sito archeologico che risale a molti secoli fa che ospita tra l’altro un grande serbatoio utilizzato per raccogliere l’acqua piovana (denominato Vasca di San Nicola) e la tomba dell’eroe greco Diomede.

Visitare l’isola di San Domino

A soli 500 metri dall’isola di San Nicola si trova la verdeggiante San Domino, che è la più grande del gruppo e possiede la maggior parte delle infrastrutture turistiche. Questo è il luogo dove la maggior parte dei traghetti fa scalo e dove si trovano tutti (tranne uno) degli alloggi notturni delle isole. Il perimetro di 7 km quadrati di San Domino è una serie di incantevoli insenature, anche se solo alcune sono spiagge sabbiose, che rendono il nuoto meraviglioso. Sebbene molte delle calette siano raggiungibili a piedi, il modo migliore per scoprire i tesori costieri di San Domino è in barca.

Visitare l’isola di Caprara

Caprara, appena poco a nord di San Nicola, è generalmente considerata la terza ed ultima isola delle Tremiti (le altre, Cretaccio e Pianosa, sono generalmente considerate come semplici scogli o affioramenti rocciosi). Sebbene disabitata, le sue formazioni rocciose uniche la rendono una destinazione molto popolare per i navigatori e i nuotatori.
Il Cretaccio è uno sperone di argilla tra i porti di San Domino e San Nicola, mentre Pianosa, che è situata a circa 20 km a nord-est di Capraia, è una piattaforma desolata dove solo i gabbiani si posano.

Dal 1989, quella delle Isole Tremiti è considerata Riserva Marina protetta.

La Grecia, tra storia e paesaggi

Sono davvero molte le attrazioni che la Grecia offre, tra paesaggi ricchi di storia e scenari mozzafiato. Dopo averla raggiunta in traghetto, prenotando online sul sito https://offertetraghettigrecia.com/ un tour della Grecia non può che iniziare dalla sua Capitale, Atene.

Qui storia e paesaggio si mescolano per dare vita ad un soggiorno che certamente non permetterà mai di annoiarsi. Rovine antiche e metropoli moderna permettono di trascorrere una vacanza indimenticabile a tutti coloro che amano l’arte, ma non solo.

Una visita all’Acropoli permette di scoprire bellezze storiche come il Partenone, il Teatro di Dionisio, Cariatidi ed il Tempio di Athena Nike. Proseguendo il viaggio alla scoperta dei reperti storici di Atena è possibile visitare lo Stadio Panatenaico, dove si svolgevano nell’antichità i giochi olimpici, Antica Agorà ed il Museo Archeologico Nazionale, dove vengono conservati tutti i capolavori della Grecia Antica.

Una passeggiata nella metropoli moderna invece conduce attraverso un dedalo di viuzze alla scoperta di quartieri sempre diversi tra loro. Tra il Mercatino di Monastikiri, le boutique di Kolonaki e gli squarci di panorama che si aprono sulle colline che circondano la città, un soggiorno ad Atene è destinato a rimanere per sempre nel cuore.

Per coloro che invece amano il mare, le isole greche rappresentano un autentico paradiso. Acque dalle mille tonalità di blu e spiagge mozzafiato sono una delle mete irrinunciabili del turismo estivo.

Anche se il mare qui, nelle isole greche, è la principale attrattiva, spostandosi verso l’entroterra è possibile trovare moltissime altre attrazioni. Se una sosta a Rodi permette di passeggiare per le antiche vie alla scoperta del centro storico, una tappa a Creta consente invece do soffermarsi a visitare il Palazzo di Cnosso. La leggenda narra che proprio tra queste mura Teseo sconfisse il Minotauro, aiutato dal filo di Arianna che gli permise di poter riuscire da quel labirinto all’interno del palazzo.

Coloro che invece amano il turismo fuori dagli schemi tradizionali potranno trovare nella Grecia continentale un panorama ben diverso da quello effetto cartolina delle mete turistiche per eccellenza, ma non per questo meno affascinante.

La zona intorno al Peloponneso è ricca di antiche città, mentre la lunga costa offre spiagge che, se anche meno note dal punto di vista turistico, non hanno niente da invidiare a quelle delle isole greche, soprattutto se si sceglie di dirigersi verso il Borgo marittimo di Kalamata o le suggestive spiagge della Penisola Calcidica.

Infine, gli amanti invece dell’arte potranno trascorrere ore immersi ad ammirare le antiche bellezze del sito archeologico di Delfi, la città antica di Olimpia (famosa per aver dato origine ai giochi olimpici) oppure Le Meteore, sei antichi Monasteri arroccati su colline ripidissime.

Malta: il set di molti film Hollywoodiani

Se sei cresciuto negli anni ’80 incantato dal musical Popeye ( Braccio di Ferro in italiano) della Disney firmato Robert Altman, in cui Robin Williams era l’ irresistibile Braccio di Ferro e protagonisti spinaci e una nave su cui succede di tutto, probabilmente non sai che il film è stato girato sull’Isola di Malta, dove il creativo Harry Nilsson ha scritto la colonna sonora e per il film ha portato la sua banda di musicisti. Gli attori cantavano “live”, il film era vera azione dal vivo.

Il set di Popeye è oggi un parco a tema ed è una popolare attrazione turistica dell’isola di Malta. Il set colorato è eccellente e ancora adesso registi da tutto il mondo vogliono girare in questo villaggio!

Se avrete occasione di organizzare una vacanza sull’Isola, raggiungibile anche in traghetto prenotando comodamente sul sito Traghetti Malta non potrete farvi sfuggire l’occasione di visitare questo luogo, specialmente se avete dei bambini: una volta arrivati all’interno del parco a tema, si può davvero godere del mondo di Braccio di Ferro, compresi i saluti con Braccio di Ferro e Olivia e la prima esperienza di una ripresa, dove si può improvvisamente diventare un personaggio di un film. Durante l’estate, poi, potrete nuotare sulla spiaggia di fronte al set o fare una gita in barca intorno alla baia. Ci sono negozi che raccolgono molti oggetti di Braccio di Ferro, quindi è ottimo per acquistare souvenir per i bambini e gli appassionati che arrivano da tutto il mondo.

Se sei tra quelli che non hanno mai letto l’antica epopea greca “Iliade” del potente poeta Omero, e hai visto il film “Troy“, tipico prodotto holliwoodiano della Warner Bros che racconta la storia della leggendaria battaglia tra Greci e Troiani, sai che il famoso attore Brad Pitt, con la sua spada, interpretava il ruolo dell’eroe Achille, protagonista nel film, dell’attacco alla leggendaria città di Troia in Asia Minore.
Le scene delle battaglie che si sono svolte al di fuori delle mura della città di Troia, nel film diretto da Wolfgang Petersen non sono state girate in Turchia, ma nella dorata Golden Bay e a Blue Lagoon, le spiagge più scenografiche di Malta.

Petersen non è l’unico regista che ha approfittato dell’incantevole Malta come sfondo per i suoi set cinematografici: da diversi anni , Malta, piccolo gruppo di isole tra Sicilia e Nord Africa, è diventato il luogo preferito per il cinema di Hollywood.

Il governo di Malta attira produttori con tariffe ridotte e finanziamenti speciali per le opere cinematografiche e investe costantemente nello sviluppo delle risorse umane, prestando sempre più attenzione alla formazione e alla riqualificazione dei cineasti professionisti.
E si continua a godere di viste selvagge e romantiche dell’isola, non vi è stato quasi alcun cambiamento nella frastagliata costa rocciosa e nelle limpide acque del Mediterraneo dai tempi del poeta Omero, migliaia di anni fa.

Brad Pitt non è stato l’unico attore ad estrarre la spada nelle Fortificazioni di Fort Ricasoli e di Vittoriosa, anche il famoso attore Russell Crowe è stato coinvolto in una battaglia negli stessi luoghi mentre girava il “Gladiatore“, che ha vinto un Oscar.
I vicoli in stile italiano di Vittoriosa che servirono nel XVI secolo come base per la cavalleria di Malta, sono servite anche da sfondo per un film interpretato da Tom Hanks che inseguiva segreti nel film “Il Codice Da Vinci“.

Malta è in grado di fornire ai cineasti molti “doppi” dei luoghi più diversi, che riflettono vari periodi storici, tra cui la Grecia antica, l’antica Roma, e ha attrezzati parchi acquatici per le più sofisticate battaglie e scene marine.

Le strette stradine di La Valletta e l’antica capitale di Mdina sono state utilizzate più volte come sfondo per le riprese di capolavori holliwoodiani , dal 1925 ad oggi, oltre 150 film sono stati realizzati a Malta.

L’Area Marina Protetta dell’Isola di Capri

I controlli per l’ambiente sono diventati da tempo dei temi di molte questioni di fondamentale importanza nelle discussioni pubbliche. La tutela e la salvaguardia di tutte le zone considerate a rischio ha fatto breccia nell’umanità di tutti ed ha sicuramente molta più importanza e rilievo in tutti i dibattiti per salvare l’ambiente, e, principalmente nel mare, vengono effettuati numerosi controlli per evitare ripercussioni sull’intero mondo.

Tra tutte le riforme attuate per la salvaguardia, è stato avviato un Iter anche per l’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Capri, e con questo, la zona, già considerata altamente turistica, ha guadagnato molta più rilevanza, e sempre più turisti da tutto il mondo accorrono per visitare questa zona meravigliosa.

Ma cosa fare e vedere nell’Area Marina Protetta dell’Isola di Capri?
Dopo un classico giro turistico nell’intera area di Capri, essendo in un’isola, la parte più importante da vedere è certamente il mare, e a Capri ce n’è in abbondanza.

Un luogo molto affascinante da visitare durante un giro via mare è la famosissima Grotta Azzurra, pronta ad offrire uno scenario naturale indimenticabile. Il luogo è molto ambito tra i fotografi che possono sbizzarrirsi con scatti spettacolari senza troppa fatica dato che il luogo è già di per se’ ben predisposto all’obiettivo.

La Grotta Azzurra gode di un’enorme fama mondiale grazie all’incredibile blu intenso dell’acqua che entra al suo interno. Nelle giornate più soleggiate e molto illuminate è anche possibile riconoscere moltissime specie di pesci che nuotano a pelo dell’acqua.

Le piccole barche grazie alle quali si può accedere alla grotta sono al massimo da quattro persone ed essendo una zona altamente turistica l’attesa al di fuori del complesso può essere anche di un’ora. Il giro sarà molto breve (dura solo circa 5 minuti) ma intensissimo.

Dopo aver visitato la Grotta Azzurra è d’obbligo la visita ai Faraglioni, ovvero tre grandi massi rocciosi immersi nel fantastico blu del mare, raggiungibili unicamente in barca, attraverso una visita che non solo condurrà i passeggeri al luogo turistico indicato, ma regalerà un’esperienza indimenticabile, cioè un viaggio alla scoperta della costa e di tutto ciò che la circonda.

I massi compongono una grotta che veniva utilizzata in passato per accendervi dei fuochi al suo interno, utili a segnalare la rotta a tutti i naviganti. Dopo aver visitato le zone prettamente marittime dell’Isola di Capri, è un bene spostarsi in 15 minuti di autobus ad Anacapri, il comune più grande dell’Isola, con un panorama paradisiaco, e i monumenti più rappresentativi dell’Isola.

Qui, infatti, vi è una delle chiese più belle e caratteristiche del periodo barocco napoletano, ovvero la Chiesa di San Michele Arcangelo, con numerosi riferimenti a contenuti riguardanti la vita di Adamo ed Eva.

Un’ultima attrazione da non perdere assolutamente nel viaggio alla scoperta dell’Isola di Capri è sicuramente la Casa Rossa, dimora di un colonnello americano che attualmente ospita una mostra di opere prevalentemente pittoriche rappresentanti Capri e Anacapri, e numerosi reperti ritrovati nell’intero territorio. L’isola di Capri riserva molte sorprese oltre a queste: non resta che approfittarne e raggiungerla in traghetto prenotando sul portale Capri Traghetti  per scoprirle tutte!

Quello di Ischia sarà il primo “porto verde” del Sud

Un importante primato sta per essere raggiunto dalla tanto fascinosa quanto densamente frequentata Ischia. L’isola diverrà infatti il primo esempio nel meridione italiano di “porto verde”. La motivazione che sta alla base di codesto riconoscimento è rintracciabile nel fatto che in prossimità della sua costa verrà posizionata una cabina Enel la cui funzione sarà quella di rifornire le navi ormeggiate di energia elettrica. Questo permetterà alle imbarcazioni di lasciare i motori spenti, con conseguente diminuzione di un inquinamento di cui non potrà che giovare un ecosistema circostante che va preservato e tutelato.

A risentire positivamente di questa novità sarà soltanto l’ambiente, ma anche tutti coloro i quali erano giornalmente costretti a fronteggiare i nefasti effetti dell’inquinamento acustico.

L’allestimento dell’alimentatore avverrà, come in precedenza accennato, nella superficie occupata dal porto, con il municipio che proprio in questi giorni sta provvedendo ad espletare tutte le pratiche necessarie allo scopo.

Una volta che il Comune, nella persona del primo cittadino Enzo Ferrandino, avrà individuato l’area specifica in corrispondenza della quale allocare l’impianto, sarà compito dell’Enel procedere al suo montaggio. A rappresentare un preliminare ma importante passo è il via libera della Soprintendenza, alla quale ha immediatamente seguito il nullaosta di tipo paesaggistico da parte dell’amministrazione comunale.

L’idea di tramutare quello ischitano in un “porto verde” è il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione che ha visto lavorare in sinergia non soltanto amministrazione comunale ed Enel, ma anche tutte quelle compagnie (Caremar e Medmar) che ormai da anni collegano via traghetto l’isola ischitana con le località circostanti più importanti.

In base alle dichiarazioni rilasciate, è lo stesso Sindaco a far trasparire entusiasmo per il risultato raggiunto. Stando infatti alle affermazioni pronunciate da quest’ultimo, la trasformazione di Ischia in “porto verde” risponderà alle richieste di aiuto di tutti i cittadini della zona i quali, dopo anni di fastidiosi rumori, avranno fin dall’immediato la possibilità di notare un netto miglioramento della loro qualità della vita.

Se è vero che quello di Ischia si sta apprestando a divenire un porto ecosostenibile, è altrettanto vero che medesimo discorso non potrebbe essere fatto per il vicino scalo di Napoli, ancora molto lontano dall’essere oggetto di elettrificazione totale.

Soprattutto negli ultimi tempi, si è dibattuto molto su tutto quello che riguarda la qualità dell’aria in tutte quelle zone che costeggiano gli scali portuali campani. Ciò che a riguardo differenzia il porto di Napoli da quello di Ischia è il fatto che, se nel primo i monitoraggi risultano essere costantemente effettuati, nel secondo per ora non è stato fatto alcun intervento in proposito, vista l’assenza totale di centraline deputate al compito.

A farsi promotrice di questo allarme è Legambiente Campania, la quale chiede dall’amministrazione ischitana di fare pressioni al governo regionale affinché questa renda operativo il dislocamento di centraline che riescano nell’intento di rilevare il grado di inquinamento.

L’appello di Legambiente, a seguito del montaggio della cabina di trasformazione Enel sul molo del porto isolano, potrà quindi indietreggiare ed Ischia, con enorme orgoglio, potrà fregiarsi dell’importante titolo di primo porto green del Sud Italia, raggiungibile in traghetto prenotando dal sito Traghetti Ischia dove consultare tutti gli orari e corse disponibili in ogni stagione.

Perché la Sardegna viene definita la “Pompei del mare”?

Il fascino storico di Pompei è qualcosa di intramontabile per via delle testimonianze intatte e ancora visibili dell’eruzione del Vesuvio nel lontano 79 d.C..

Oggi si può dire che esiste un altro patrimonio, ribattezzato come la “Pompei del mare“, e si trova in Sardegna: si tratta di una serie di resti finiti sotto il fango migliaia di anni fa. Negli ultimi mesi è partito un allarme in quanto questi sarebbero in pericolo e rischierebbero concretamente di scomparire.

Gli esperti di geologia della Sardegna ne sono convinti: l’isola ha la sua “Pompei del mare”. Un patrimonio archeologico che negli ultimi tempi sta facendo discutere in quanto c’è un allarme legato al pericolo che possano perdersi i resti. Sotto il fango sono emersi, grazie allo studio del giornalista specializzato in archeologia, Sergio Frau, una lunga serie di nuraghi. In particolare essi arriverebbero ad una trentina nella zona del Sinis che però attualmente presenta tracce evidenti di una vera e propria aggressione marina. Ecco perché si può parlare a tutti gli effetti di una “Pompei del mare” come punto storico per l’intera regione da tutelare.

Stando a quanto riferito da Frau, in base alle evidenze del suo studio, questa zona veniva chiamata la Linea degli Olimpi dato che la direzione verso Oriente passava proprio per il Salento, arrivando al monte Olimpo e Lemnos. Ciò che colpisce è che i nuraghi che sarebbero finiti sotto il fango arriverebbero al numero di ventimila. Una prova di ciò è arrivata da un’altra operazione di studio mediante un drone: esso ha permesso di censire oltre 100 nuraghi, molti dei quali però sono visibili solamente grazie alle foto aeree.

Vale dunque la pena considerare che la “Pompei del mare” non è altro che la prova di una storia importante per l’intera regione. Nel secondo millennio a.C. era una zona molto ricca: dai metalli alle acque calde, fino a dover considerare un clima mite utile per le coltivazioni. Eppure questo territorio veniva considerato il centro del mondo allora conosciuto, come si può evincere da alcuni testi antichi. Grazie al lavoro di esperti geologi è stato possibile usare un drone per capire dove fossero dislocati i nuraghi di questo preziosissimo luogo. Il Medio Campidano è stato così precisamente mappato con oltre cento nuraghi sepolti dal fango determinato da un maremoto. Una pianura dunque raschiata, la stessa pianura più bella di tutte le pianure di cui ha parlato Platone in alcune delle sue opere.

Gli scavi più imponenti finora sono stati fatti a Barumini, Gennamaria e Villanovaforru in cui sono stati trovati bracieri e tanti altri materiali d’uso quotidiano per l’uomo dell’epoca. Il che lascia pensare che non si può escludere la presenza di cadaveri sepolti vivi da quel maremoto che devastò quella che oggi è nota come la “Pompei del mare”.

La conclusione più importante a cui è arrivato Frau, il quale prosegue comunque con le sue analisi e i suoi studi, è che la Sardegna è stata un’enorme città galleggiante. Grazie ai suoi numerosi nuraghi è in grado di affascinare il mondo intero anche per via di una storia molto interessante e nel contempo particolare. Vale perciò la pena sottolineare quanto sia importante prendersi cura di tali luoghi e recarsi a visitarli finché siamo in tempo, anche in traghetto approfittando delle numerose tratte disponibili sul sito offertetraghettisardegna.net per fare in modo che la storia non venga persa.