Quando partire per il campeggio: consigli

Se sei interessato ad andare in campeggio ma non sai quale sia il periodo dell'anno migliore per partire, continua la lettura. Se da un lato ci sono periodi dell'anno in cui è perfetto regalarsi un campeggio, alcuni sono decisamente migliori di altri. Ecco tutto ciò che devi sapere su come scegliere il momento migliore per andare in campeggio.

Campeggio: quando andare

In molte regioni, l'inverno si prospetta con un tempo sgradevole sotto forma di basse temperature e accumuli di neve. Queste impostazioni estreme possono essere dannose e, per nulla comode e pratiche per i campeggiatori. Tuttavia, ciò non significa che il campeggio in inverno sia completamente impossibile. Ci sono molti camping che non funzionano  durante l'inverno, così da preservare i campeggiatori da temperature estremamente fredde. Questi campeggi spesso terminano la loro stagione tra la metà e la fine di ottobre. Tuttavia, puoi trovare alcuni camping aperti tutto l'anno, soprattutto quelli che ospitano i camper e le roulotte. Ad esempio, puoi scegliere una meta, come i campeggi marche, con clima caldo tutto l'anno, dove il campeggio invernale non dovrebbe creare alcun problema.

Durante la primavera, invece il clima inizia a diventare abbastanza caldo per essere piacevole. Se hai intenzione di accamparti in primavera, dovresti essere pronto a gestire bruschi cambi di temperatura ma deliziarti con giornate miti. Nel complesso, la primavera è un periodo generalmente piacevole dell'anno per fare attività all'aperto, compreso il campeggio. A differenza dell'inverno, probabilmente non trascorrerai molto tempo a temperature gelide. E rispetto alla calura estiva, le temperature primaverili sono spesso più moderate.

L'estate è in genere il periodo più popolare per pianificare un viaggio in campeggio. Gli amanti della natura si radunano nei campeggi nei mesi di alta stagione, in quanto i mesi estivi hanno il clima più caldo, e permettono di approcciarsi meglio all’aria aperta. Questo inoltre è anche il periodo più  favorevole per fare escursionismo, per la pesca e per altri tipi di attività tipiche del campeggio. Assicurati solo di non farti mai mancare l’acqua per rimanere idratato. Un altro motivo per cui il campeggio in estate è l'opzione più gettonata è che i bambini non vanno a scuola, sempre liberi dai compiti, e possono giocare senza pensieri.

Il campeggio può essere divertente in qualsiasi periodo dell'anno, ma se vuoi massimizzare la portata della tua esperienza, il campeggio in autunno è la soluzione migliore. Ti suggeriamo di organizzare nelle settimane che vanno dalla fine settembre fino alla fine di ottobre, così da rendere la tua esperienza perfetta

Turismo in Sardegna: aumenta il numero di voli in estate

L’estate 2018 è alle porte e ciò significa che la stagione delle vacanze e dei viaggi sta per avere inizio. Per rispondere a un sempre maggior numero di richieste turistiche provenienti dall’Italia, la Regione Sardegna, in collaborazione con le compagnie aeree ed Enac, ha deciso di aumentare il numero di voli per l’isola.

Dal 15 giugno al 15 settembre, il numero di posti, sulle rotte che raggiungono l’isola sarda, è fissato a 1.241.310. Nei tre mesi presi in esame però è calcolato un aumento del 20%, garantito da Alitalia. I voli specifici che vengono presi in esame saranno: Cagliari-Roma-Cagliari (31mila in più rispetto a quanto previsto dal decreto), Cagliari-Milano-Cagliari (67mila posti in più) e Alghero-Milano-Alghero (più 19mila).

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Il percorso dei 10 Capitelli a Monteforte d’Alpone

La primavera per molti è il periodo della rinascita in cui, dopo l’inverno, si torna ad uscire di casa e trascorrere lunghe giornate all’aria aperta. Molti scelgono le passeggiate in bicicletta, molti invece preferiscono le escursioni a piedi.

Per costoro vi raccontiamo di un percorso a piedi adatto a tutti, anche alle famiglie, che collega la tradizione religiosa e il piacere del camminare in mezzo al verde.

Stiamo parlando del “Percorso dei 10 Capitelli”, un percorso che parte dalla piazza principale di Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, e si snoda in mezzo alle vigne del Soave e del Recioto, non molto lontano dalla Valpolicella celebre per il vino Amarone.

Il nome deriva dai dieci capitelli votivi che caratterizzano questi sentieri, andando a formare un percorso ad anello di circa otto chilometri aperto tutto l’anno e percorribile anche con bambini.

Il percorso è adeguatamente segnalato da cartelli in legno e descrizioni di ogni edicola votiva, con un’altimetria che arriva massimo ai 201 metri del terzo capitello. Quest’ultimo, in particolare, merita una sosta più prolungata per godersi la splendida vista sul panorama circostante sui colli che si può godere da lassù.

I dieci capitelli.

Partendo da Monteforte d’Alpone, il primo capitello che si incontra è quello della Madonna con Gesù. Dopo non molto si trova il secondo dedicato a San Pietro, circondato dai monti che poi si collegano col gruppo del Carega e dove, dopo una curva, si può ammirare il castello di Soave.

Il terzo, come già accennato, è il Capitel del Foscarin dedicato alla Sacra Famiglia. Dopo un tratto verso Soave si raggiunge il capitello della Madonna col Bambino, per poi riprendere verso Monteforte e trovare il quinto capitello di San Vincenzo Ferrari, protettore dei vigneti contro la grandine.

Il sesto capitello, quello della Madonna della Bassanella, fu costruito per far benedire dalla Vergine i vigneti della zona. Ripresa la camminata si trova il settimo capitello dedicato a San Giuseppe, non molto distante dall’ottavo dedicato a Cristo in Croce, chiuso in una nicchia triangolare.

Lasciata alla spalle la Froscà si trova la nona edicola della Regina Pacis. Il tratto finale in discesa porta, infine, al decimo capitello di San Roccheto, testimone delle sedute che i “Parlamentari” della contrada tenevano un tempo sull’antistante muretto.

Un’ultima salita riporta ai colli di Monteforte per poi tornare al punto di partenza. Un cammino facile intrecciato con la fede, ma comunque di sicuro interesse per chiunque voglia vivere un’esperienza immersa nella natura.

Week end a Verona e dintorni con i tuoi bambini!

Verona, si sa, è la città dell’amore ma può essere anche una meta ideale per un week end con i bambini.

Non ci credete? Ecco una lista di cosa fare con i vostri bambini a Verona e dintorni. 

– Un giro in città tra centurioni e labirinti.

L’Arena di Verona è il luogo ideale per immergersi nell’atmosfera storica di un tempo e immaginarsi a combattere con spade e scudi. Oppure, perché non provare il labirinto del Giardino Giusti? Un’oasi verde circondato da fiori, cipressi e fontane.

– Parchi di divertimento

I dintorni di Verona ospitano tanti parchi a tema, parchi di divertimento e zoo per far vivere giornate fantastiche ai vostri bambini. Gardaland è sicuramente uno dei parchi più amati dai più piccoli, ma anche Canevaworld per un tuffo in piscina o Parco Natura Viva per un giro allo Zoo Safari. E se cerchi un alloggio, vicino ai parchi ci sono molte strutture convenzionate con i parchi. Alberghi, resort, B&B e agriturismi con piscina vicino al Lago di Garda con area giochi a prezzi economici.

– Discesa sul fiume

Una delle esperienze obbligatorie è sicuramente la discesa dell’Adige a bordo di un gommone da rafting!

Vedrete, i vostri bambini saranno contentissimi!

Alla scoperta dell’Australia, isola di tesori tutti da esplorare

Alla ricerca di un luogo magico, incontaminato, tutto da scoprire?!
L’Australia è il posto giusto, per chi ama l’avventura, per chi desidera relax e spiagge bianche di acqua cristallina, per chi vuole esplorare parchi naturali e scoprire animali e piante che vivono solo in questo territorio.
Questa grande isola, che insieme ad altri piccoli territori costituisce il continente dell’Oceania, è davvero affascinante e custodisce numerosi tesori naturali tutti da esplorare.
Anche dal punto di vista economico, l’offerta è completa. Resort di lusso nel mezzo della Grande barriera corallina, gampling, strutture ricettive con ottimo rapporto qualità/prezzo, per ogni possibile budget.
Unica formalità da sbrigare per poter partire è la richiesta del visto per l’Australia.

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Un ipotetico viaggio alla volta di Verona

Verona è conosciuta come la città di Romeo e Giulietta e del pandoro, ma in pochi sanno che è molto più di questo e che merita di essere visitata e conosciuta perché nasconde moltissime bellezze.
Verona è la meta ideale anche per trascorrere un piacevole weekend alla scoperta dell’arte e della storia.
Uno degli aspetti positivi di questa città è che può essere visitata a piedi, godendo di ogni scorcio e passeggiando tra vicoli e piazze.
Proviamo ora a ipotizzare un itinerario di un giorno, da fare a piedi. Il vantaggio di questa città, infatti, è che le attrazioni sono tutte molto vicine e che il centro storico è molto bello, tanto da essere patrimonio Unesco.
Proprio per questo a Verona è molto comodo arrivare anche in treno, ma se comunque si è in macchina, il consiglio è quello di lasciarla in un parcheggio a pagamento vicino al centro e di muoversi comunque a piedi. Bisogna tenere in considerazione che i parcheggi gratuiti sono praticamente inesistenti, quindi è importante valutare bene come raggiungere la città, per evitare spiacevoli sorprese.
Trovare un hotel a verona con parcheggio rimane la soluzione migliore.
Per potersi muovere con falicità è utile avere a portata di mano una cartina della città: è possibile trovarne di ben fatte online, oppure procurarsela presso gli uffici informazione turistica della città (IAT) in piazza Bra di fronte all’Arena.
A questo punto si è pronti per il tour. La partenza è piazza del Duomo, situata nella zona medievale della città. Qui si erge la cattedrale caratterizzata da una parte inferiore in marmo rosa e una parte superiore in tufo bianco. L’interno, che ha subito alcuni interventi nel XV secolo, è molto suggestivo e ricco, il consiglio è quello di visitarlo di giorno, perché così si possono osservare meglio i dettagli.
Dal Duomo si può raggiungere, attraverso una  passeggiata sul Lungo Adige, il ponte di Castelvecchio, detto anche Ponte Scaligero, realizzato tra il 1354 e il 1356 come via di fuga verso il Tirolo dalla fortezza. La passeggiata è molto piacevole e permette di vedere anche altri due ponti: Ponte Garibaldi e Ponte Vittoria.
La fortezza è quindi la meta sucessiva del nostro itinerario. All’interno è ora custodito il museo civico, ma dal ponte levatoio si accede anche al giardino di Carlo Scarpa, dove si possono ammirare due bellissime fontane.

Dalla fortezza è possible raggiungere Piazza Bra e l’Arena di Verona, il terzo anfiteatro romano più grande e meglio conservato. Qui, oltre a una visita diurna, consigliamo di assistere a uno spettacolo: la location a dir poco suggestiva permette di calarsi in un’atmosfera magica. Una serata all’Arena sarebbe un bellissmo completamento di un weekend a Verona.
Ovviamente una tappa a casa di Giulietta è d’obbligo, così come un passaggio per piazza delle erbe, una delle piazze più belle d’Italia.

La storia antica di Castel Vecchio

Castelvecchio è un castello presente nella città di Verona che ospita attualmente il museo civico. E’ il più importante monumento militare di epoca scaligera. Inizialmente il castello si chiamava San Martino in Aquaro, in quanto prendeva il nome da una chiesetta pre-esistente, situata nella piazza d’armi e risalente al VII secolo. Solo dopo la costruzione di Castel San Pietro e di Castel Felice, prese il nome di Castelvecchio.
La funzione principale della costruzione, situata tra la testata della cinta a destra d’Adige, presso la Catena Superiore, e la testata della cinta a sinistra d’Adige, presso la Porta San Giorgio, era quella di costituire un elemento di difesa urbana, che non potesse essere scisso dal fiume e che proietasse la sua azione  oltre il fiume stesso.

Come meta turistica è sicuramente un must da visitare. Raccomandiamo di spostarsi in città a piedi e per questo consigliamo di pernottare presso una ottima struttura ricettiva come www.verona-casacavallino.com in caso di una vacanza prolungata, in quanto avrete il massimo confort e comodità per esplorare questa e tutte le altre antiche attrazioni della città.
Tornando alla storia del castello ricordiamo che era presente un ponte, a uso esclusivo del castello, che permettesse il transito di aiuti provenienti dalla valle dell’Adige o che fosse una via di fuga. In ogni caso, però, grazie a questo ponte, il fiume non era mai un ostacolo insormontabile. La sua posizione era anche molto favorevole per avere un’osservazione complessiva della città, infatti era attorno a Castelvecchio stesso che si strutturava la difesa cittadina.
La storia della costruizione del castello è complessa e prolungata nel tempo: questo dipende dal fatto che la sua posizione e la sua struttura incidessero molto sulla morfologia urbana e sulla cinta urbana eretta nel periodo comunale.
Si può dire che del nucleo originario del Castello a fine del XIII secolo oggi sia rimasta solo la cinta muraria a trapezio. Nel 1354 Cangrande della Scala interviene sulla struttura e la configura definitivamente come un vero e proprio castello urbano.
Negli anni della signoria viscontea il castello subì nuove modifiche, adattandosi anche alle diverse esigenze cittadine e alla nuova morfologia del territorio.
Anche le sue destinzazioni d’uso cambiarono nel corso dei secoli. Per esempio, in epoca veneta Castel Vecchio era usato come residenza del castellano e del cappellano, come caserma, arsenale, armeria, polveriera e magazzino per le riserve alimentari. Il Mastio era utilizzato come carcere.

Durante il periodo di dominazione napoleonica, nell’Ottocento, il castello fu di nuovo trasformato per essere un arsenale e un ridotto difensivo urbano. Ne furono abbattute delle parti, per costruire una nuova caserma.
La sua struttura complessa deriva proprio dalle successive fasi ed epoche, che hanno lasciato traccia e che si sono accumulate una sull’altra modificando ogni volta la morfologia del castello a seconda della funzionalità che questo doveva assumere.

Visitare Udine in un giorno

Udine è una delle tante citta a misura d’uomo che dovrebbe essere scoperta a livello turistico. Di dimensioni ridotte, altamente vivibile e con poco traffico è una città che si visita facilmente in un week end e per i più frenetici, anche in una sola giornata.

La soluzione ideale per visitare la città in un giorno solo o in un fine settimana, è quella di prenotare in uno dei tanti bed and breakfast di Udine, che attualmente per quanto riguarda i soggiorni brevi garantiscono il migliore rapporto qualità prezzo.

La visita alla città non può che cominciare con la salita al colle del castello che domina tutto il centro storico. Il castello attualmente visibile è del 1.500 ed il colle su cui sorge si dice sia stato edificato dagli Unni di Attila per consentirgli di vedere Aquileia bruciare da una posizione privilegiata. Dalla spianata del castello è possibile godere di una splendida vista sul resto della città e sul panorama della alpi friulane. Il castello è anche sede dei civici musei ed è affiancato dalla chiesetta gotica di Santa Maria in Castello che può essere affittata per matrimoni.

Scendendo dal colle del castello si giungerà alla bellissima piazza Libertà che da un lato consente di ammirare il portico di san Giovanni con la torre con l’orologio e le statue dei Mori che battono le ore, mentre dall’altro consentono di osservare la riccamente decorata loggia del Lionello, un edificio in stile tardo gotico che è considerato il più bell’edificio in stile veneziano presente sulla terra ferma. Su piazza Liberta si trovano anche le statue marmoree di Ercole e Caco, la colonna con il leone di San Marco ed arco Bollani, su cui ancora una volta campeggia il leone delle Repubblica di Venezia.

Da piazza Libertà potrete scegliere su dirigervi verso destra o verso sinistra. Verso destra prenderete una delle principali vie dello shopping Udinese ovvero via Mercato Vecchio che attraverso numerose traverse vi condurrà in piazza San Giacomo già piazza Delle Erbe, con i suoi tipici edifici alti e stretti su cui sono ancora visibili numerosi affreschi rinascimentali.

Verso sinistra invece vi dirigerete verso il duomo con il suo battistero, entrambi in stile gotico. Spingendovi oltre potrete raggiungere la chiesa sconsacrata di San Francesco anch’essa polo museale della città.

Durante la vostra passeggiata attraverso il centro storico potrete anche imbattervi in Casa Cavazzini, la gallerie di arte moderna di Udine, in cui oltre alle mostre itineranti trovano spazio anche un’interessante esposizione permanente e le opere di Afro e Mirko Basaldella.

Hai mai pensato di volare?

Volare non vuol dire solo sbattere le ali. Volare è lanciarsi nel vuoto e incredibilmente prendere il volo e rimanere a volteggiare nell’aria, è l’incantevole movimento delle ali degli uccelli, la libertà dei gabbiani di poter tagliare l’aria a pochi centimetri dall’acqua del mare, la possibilità di poter vedere le cose dall’alto in un’altra prospettiva e la possibilità di migrare e volare via lontano da ciò che è stato in un luogo sempre alla scoperta di nuovi orizzonti.

Il Lago di Garda potrebbe essere un ottimo inizio per la vostra avventura, paesaggi incantati e montagne da brivido che costeggiano il lago vi aspetteranno. Informatevi sui punti di partenza e sulle scuole presenti. Molte potrebbero essere anche le iniziative e i coupon che potreste trovare composti anche da bellissimi soggiorni di relax, accompagnati da queste bellissime emozioni adrenaliniche.

Quello che è certo è che se scegliete il veneto, coupon o non coupon, potrete oltre vivere quest’esperienza fantastica, trascorrere bellissime giornate di relax in un agriturismo con piscina sul lago di Garda, gustare prodotti locali e ottimi vini del Lago di Garda direttamente dalle cantine delle zone.

Volare è sempre stato uno dei sogni più ambiti degli uomini. Esperimenti e anni di studi hanno fatto sì che la vita umana si evolvesse e riuscissimo a costruire e ad inventare molteplici alternative per poter spiccare il volo, trasformandole poi in un mezzo di trasposto, in un mezzo adrenalinico o addirittura di salvataggio.

Belle invenzioni no? Se il sogno dell’uomo è davvero quello di poter volare come un uccello perché solo così poche persone hanno preso il volo?

Tutti possono provare quest’emozione accompagnati da piloti esperti e praticanti. Non è richiesta alcuna capacità e nessuna dote. Molte sono le scuole di volo che possono aiutarti a trascorrere un’esperienza mozzafiato, che ti daranno la possibilità di spiccare il volo dalle cime e dalle vette più alte.

Questa sensazione è davvero indescrivibile per chi vuole provare a volare e per farlo bisogna solo avere un forte desiderio di vedere cosa succede cambiando prospettiva e prendendo velocità.

Scuole di volo ci sono in tutto il mondo ma specialmente in Italia, date le bellissime montagne e gli appennini sono frequenti. Organizzatevi un weekend in coppia o tra amici e andate a provare questa fantastica esperienza!

 

Al sud del Madagascar, Gita alla scoperta del mondo Zafimaniry

Zafimaniry, avete sicuramente già sentito questo nome che domina il settore dell’artigianato malgascio. Riconoscerete immediatamente questa etnia per le sue sculture in legno, di tutte le forme, che riforniscono il mercato artigianale dell’intera isola. Per coniugare scoperta artistica e attività fisica, potete partire all’incontro di questa etnia per un’escursione pedestre classificabile per livello di difficoltà. Il vostro percorso organizzato da viaggio-madagascar.com comincia ad Ambositra per raggiungere il villaggio di Antoetra in 4×4. Antoetra si trova a circa 40 km e costituisce il punto di partenza della vostra passeggiata. Da questo villaggio, dei sentieri molto praticabili conducono verso Ifasina e Sakaivo, due villaggi tipici degli altopiani, di cui la cultura degli abitanti è palpabile fin dal primo contatto.

All’assalto del villaggio di Ifasina

Un circuito facile, che permette di gironzolare in un villaggio dove l’artigianato malgascio è re. Delle case tradizionali costruite con legno scolpito e assemblato senza nessun blocco o chiodo vi aspettano. Sono interamente smontabili e ospitano gli artigiani più famosi della regione. Approfittate del vostro passaggio sul posto per visitare i loro laboratori e acquistare alcuni ricordi. Il tragitto verso Ifasina è di circa 10 chilometri e può farsi in quattro o cinque ore di camminata.

Esplorate il villaggio di Sakaivo

E’ necessario essere in buone condizioni fisiche per poter fare questo circuito alquanto sportivo. Dominato da un paesaggio ricco di valli, le salite e le discese non sono rare lungo i sentieri di Sakaivo. Un percorso di 28 km in tutto. Incontrerete, nel tragitto, gli abitanti nel loro quotidiano e dei sepolcri tipici dell’etnia così come un bel villaggio Zafimaniry. Se avete ancora il coraggio di continuare, potete visitare una cascata d’acqua nelle vicinanze di Sakaivo o ancora la valle degli aranci.