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Grotta della Poesia e Torre dell’Orso: perle del Salento..

Salento, perla naturalistica e paesaggistica, un sogno dal quale è impresa tanto ardua quanto impervia svegliarsi. Annualmente meta di un numero sempre crescente di visitatori, il Salento costituisce la destinazione ideale per chi da una vacanza o da un soggiorno esige tranquillità e relax, immersi all’interno di una location a dir poco splendida, velata dal mare e punteggiata da una macchia mediterranea vera e propria peculiarità di questa frazione di Puglia.

Numerosi sono i posti da visitare in una terra estremamente ricca di tesori. La prima che certamente vale la pena di visionare è Grotta della Poesia, considerata da molteplici riviste turistiche una delle dieci piscine naturali più belle del mondo.

Tradizionalmente, questo pezzo di Salento è reputato un singolare banco di prova per i ragazzi della zona, dove un tuffo rappresenta una caparbia e rischiosa prova di coraggio. Geograficamente situata tra San Foca e Torre dell’Orso, Grotta della Poesia deve la sua conformazione alla presenza di diverse insenature e da scogliere mozzafiato, che qua e là trapuntano una costa capace di togliere il fiato a chiunque.

Riguardo alla propria denominazione, diverse sono le correnti di pensiero a proposito. La prima cita le gesta di una principessa la cui travolgente bellezza ispirasse la vena poetica di numerosi autori e cantori. La seconda versione, certamente più realistica, associa il nome di questo angolo di paradiso alla presenza di una fonte di acqua dolce, che nell’idioma greco viene chiamata “posia“.

Durate le giornate di agosto numerosi sono i bagnanti che affollano Grotta della Poesia, coperti dall’acqua trasparentemente cristallina, da un cielo azzurro pastello e da un panorama che nelle giornate prive di nebbia lascia in lontananza intravedere le coste albanesi.

Altrettanto numerose sono inoltre le testimonianze provenienti dall’anticihità, dove codesto luogo rappresentava un punto di incontro per le navi dirette nell’altra parte del Mediterraneo.

Secondo sito del quale non è affatto possibile trascurarne le bellezze è senza ombra di dubbio alcuna Torre dell’Orso.

Fisicamente adagiata nella incantevole marina di Melendugno, Torre dell’Orso è rinomata ai più grazie ad una spiaggia dalla sabbia finissima e tendente ad una scintillante cromaticità argentea, sormontata a sua volta da un mare acquaticamente terso ed incontaminato, dal quale è possibile talvolta scorgerne gli strabilianti fondali.

Grazie a tali prerogative, questa località ha ricevuto una importante certificazione, la Bandiera Blu d’Europa.

Il suo nome proviene presumibilmente alla famiglia degli Urso, antichi proprietari della zona. In base a quanto recenti studi sostengono e stando anche a molteplici testimonianze sopravvissute ai giorni nostri, pare che questa baia ospitasse nei tempi antichi il posto della città di Roca, scalo cruciale per naviganti che per questioni di affari si dirigevano o provenivano dall’altro capo del Mar Mediterraneo. Reperto dalla straordinaria importanza è la preghiera di un certo Felicior Hispanus, supplica alle divinità di allora per un viaggio sereno e privo di intoppi.

Dal punto di vista prettamente naturalistico, esternamente vi è una estesa pineta. La conformazione rocciosa del territorio e l’erosione marittima hanno contribuito alla formazione di piccole e singolari grotte, ancora oggi rifugio di pescatori.

In ultimo, non in ordine di importanza tuttavia, le profonde insenature ospitano una vetusta ma restaurata torre cinquecentesca, che sormonta la parte più alta della costa.

Foto fornita da Hotel Mare Blu Salento

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